- Assolutismo,
- teologia politica,
- stato di eccezione,
- confessione auricolare,
- messianesimo
Copyright (c) 2025 Renato Rizzoli

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Abstract
Il saggio propone una lettura della figura del Duca in Measure for Measure, traendo spunto dalle riflessioni di Schmitt sulla categoria del ‘politico’ quale teologia secolarizzata e dalle indagini sulla cultura e la drammaturgia barocca condotte da Walter Benjamin e Antonio Maravall. Il saggio mira a dimostrare come Measure for Measure rappresenti il definitivo tramonto dell’immagine sacrale della sovranità. L’assolutismo del Duca e la sua decisione sullo stato di eccezione simboleggiano un’idea di teologia politica del tutto secolarizzata, che utilizza strumentalmente strategie del consenso tipiche delle pratiche religiose controriformiste (in particolare la confessione) per manipolare e controllare le coscienze, allo scopo di consolidare il suo potere, così come prescrivono i trattati coevi sull’arte politica. Il finale irrisolto, tuttavia, getta un’ombra sulla riuscita dell’intento del Duca, ovvero instaurare, quale ultimo atto della sua teologia politica, il Regno terreno nella città di Vienna. Le sue decisioni discutibili e la reazione ambigua di Angelo e Isabella evidenziano piuttosto limiti e contraddizioni di tale progetto politico.