N. 86 (2022)
Saggi

Čechov, "Zio Vanja", la sofferenza delle donne

Roberto Alonge
Università degli Studi di Torino
Bio
Pubblicato maggio 27, 2022
Parole chiave
  • Female protagonism,
  • unsatisfied female sexuality,
  • female emancipation,
  • Nature as a metaphor for sexual liberation
Come citare
Alonge, R. (2022). Čechov, "Zio Vanja", la sofferenza delle donne. Il Castello Di Elsinore, (86), 29-55. https://doi.org/10.53235/2036-5624/30

Abstract

Il saggio di Roberto Alonge sposta il fuoco dell’attenzione dalla coppia di personaggi perdenti (zio Vanja e sua nipote), su cui la critica solitamente ha molto insistito, per fissarla sul personaggio della ventisettenne Elena, l’infelice consorte di un professore universitario in pensione, troppo vecchio e pertanto sessualmente impotente. La “vibrante sessualità inappagata” di Elena (per dirla con le parole di Ripellino) spinge la donna, sin dal primo atto, a un acceso gioco di seduzione del dottor Astrov, eroe per così dire  pre-ecologico, difensore dei diritti della Natura, in nome dei quali sollecita la piena liberazione sessuale della protagonista, che,  per parte sua,  sembra desiderare il dottore più di quanto lui desideri lei. La rottura del vincolo coniugale non è consumata entro i limiti temporali della commedia, ma solo per mere ragioni accidentali, risultando di fatto semplicemente rinviata, spostata al futuro prossimo, sebbene la tradizione critica non se ne sia accorta, compreso il pur acuto Ripellino.

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