- Braunschweig,
- Pirandello,
- La vita che ti diedi,
- teatro nel teatro,
- Lidi
Copyright (c) 2025 Roberto Alonge

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Abstract
Una lunga recensione di due spettacoli prodotti nel 2024 dal Teatro Stabile di Torino, La vita che ti diedi di Pirandello, messinscena del regista francese Stéphane Braunschweig, e Medea di Euripide, regia di Leonardo Lidi, giovane regista del Teatro Stabile torinese. Il regista francese è uno dei pochi, se non l’unico, ancora vivente e attivo, della grande tradizione dei metteurs en scène cui si deve la fondazione della regia nell’Europa del secondo Novecento, da Strehler a Ronconi. Autore di spettacoli ibseniani mirabili e anche di alcune felici realizzazioni pirandelliane. Meno riuscito invece quest’ultima prova, in parte per la debolezza del testo del drammaturgo siciliano, molto cerebrale e didascalico, ma un po’ anche per i limiti di un cast che non sempre è riuscito a tradurre le indicazioni di una regia interessata ad accostare il testo al filone pirandelliano del cosiddetto teatro nel teatro. Molto interessante e provocatorio l’impianto scenografico della Medea, ma meno convincente la drastica riscrittura del testo, soprattutto nella parte finale, e lo spostamento di asse interpretativo, un po’ gratuito, a mera tragedia d’amore, affidata peraltro a due attori caratteristi di notevole valore, ma impiegati in ruoli primari che non ne esaltano le qualità professionali.