N. 87 (2023)
Saggi

Un pantin merveilleux. L’attore di Diderot come figura dell’eccedenza

Caterina Piccione
Università Vita-Salute San Raffaele
Bio
Pubblicato gennaio 5, 2023
Parole chiave
  • Diderot,
  • Teatro,
  • Attore,
  • Esperienza estetica
Come citare
Piccione, C. (2023). Un pantin merveilleux. L’attore di Diderot come figura dell’eccedenza. Il Castello Di Elsinore, (87), 15-41. https://doi.org/10.53235/2036-5624/46

Abstract

Il Paradosso sull’attore tratteggia l’arte teatrale come un esercizio di molteplicità: secondo Diderot, il grande attore dev’essere al contempo tutto e nulla. Con un approccio materialista, la recitazione viene descritta come un lavoro e un’esperienza concreta in cui l’attore deve trovare un equilibrio tra la grazia della marionetta e l’eccedenza dell’ideale. Privo di sensibilità, padrone di sé, critico e distaccato, questo attore è interamente teso a commuovere il pubblico. Infatti, la teoria di Diderot è innanzitutto attenta alla relazione con lo spettatore, non tanto in vista di un messaggio morale da veicolare, quanto di un’esperienza estetica da promuovere. In questo contesto, la dialettica tra misura ed eccedenza si rivela un’importante chiave di lettura della concezione diderotiana del teatro, che peraltro racchiude sorprendenti anticipazioni di istanze contemporanee.

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