N. 86 (2022)
Saggi

Vincenzo Tieri, fra teatro e politica nell’Italia della prima metà del Novecento

Carlo Fanelli
Università della Calabria
Bio
Pubblicato maggio 27, 2022
Parole chiave
  • Teatro italiano,
  • spettacoli gialli,
  • dramma borghese
Come citare
Fanelli, C. (2022). Vincenzo Tieri, fra teatro e politica nell’Italia della prima metà del Novecento. Il Castello Di Elsinore, (86), 103-115. https://doi.org/10.53235/2036-5624/33

Abstract

L’articolo propone un rinnovato sguardo interpretativo su Vincenzo Tieri, figura non secondaria del teatro italiano del Novecento. Dalle prime esperienze, nel giornalismo e nel teatro amatoriali, alla piena maturità artistica a Roma. Qui il debutto nella scrittura teatrale, cui seguì un decennio dedicato alla critica. Poi il successo, con Taide, la sua commedia più fortunata, nel 1932. A seguire, l’attività di sceneggiatore e l’impegno politico nel Fronte dell’Uomo Qualunque di Giannini e nell’Assemblea Costituente. Gli incarichi istituzionali, quale componente della commissione per la vigilanza sulle radiodiffusioni e presidente della SIAD, presidente dell’IDI e commissario della Sezione Dor della SIAE. Nel dopoguerra si misurò con la regia e diresse il Piccolo teatro di Palermo nel biennio 1955-’57. Nel 1959, riprese l’attività giornalistica come critico teatrale e televisivo, su «Telesera» e «Il Tempo», sino alla morte, sopraggiunta il 4 gennaio 1970.

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili