N. 80 (2019)
Saggi

Da Schröder a Gotter. Riflessioni sulla pratica del teatro tedesco al tempo dello Sturm und Drang

Sonia Bellavia
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Bio
Pubblicato giugno 15, 2019
Parole chiave
  • Teatro,
  • Recitazione,
  • Germania,
  • Italia
Come citare
Bellavia, S. (2019). Da Schröder a Gotter. Riflessioni sulla pratica del teatro tedesco al tempo dello Sturm und Drang. Il Castello Di Elsinore, (80), 9-30. https://doi.org/10.13135/2036-5624/15

Abstract

Fra il 1777 e il 1778, Friedrich Ludwig Schröder si avvia a concludere la prima fase della direzione del Teatro d'Amburgo, assunta nel 1771 alla morte del patrigno, Konrad Ackermann. In questo lasso di tempo, l'attore intensifica la propria corrispondenza con lo scrittore di Gotha Friedrich Gotter, che in qualità di drammaturgo si poneva quale difensore e rappresentante del gusto francese, verso il cui superamento, invece, Schröder era impegnato. Le lettere indirizzate a Gotter rivelano però l'insistenza con cui il direttore dell'Hamburger Theater cercò di conquistare a sé l'autore; evidentemente in vista della costruzione di un repertorio che rappresentasse, nella temperie preromantica, un termine medio fra le esigenze di rinnovamento e la necessaria attenzione al retaggio del gusto francese. Le riflessioni che da qui si dipanano, e da cui l'articolo prende le mosse, permettono di fare luce su un episodio tutt'altro che secondario nella storia del teatro tedesco, nel momento in cui la Germania procede verso la conquista dell'egemonia culturale in Europa.

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